Traian Vuia nacque il 17 agosto 1872 a Surducu Mic, nel distretto di Timiş. Fin da bambino aveva una forte passione per la fisica ed aeronautica, cominciando dagli aquiloni d’infanzia, che li studiava e cercava di migliorarli per aumentare le loro prestazioni di volo.
Anche se ha conseguito un dottorato in legge, ha scelto di portare avanti il suo sogno di "volare" ed è partito per Parigi (nel 1902) per la realizzazione i suoi progetti. Alla partenza, gli disse a sua madre: "Vado a Parigi, ma lascia stare mamma, non essere dispiaciuta, perché verrò da lì in volo, o non verrò mai a casa."
Il suo progetto "l’aeroplano-automobile" è visto con scetticismo dall’Accademia delle Scienze di Parigi, perché era considerato illusorio l’opportunità di volare con un apparecchio più pesante dell'aria. Egli non si scoraggia, e nel 1903 ottené il brevetto per la sua invenzione.
Costruisce da solo l’apparecchio basandosi sulle sue conoscenze di meccanica e termodinamica. Modifica radicalmente un motore di tipo Serpollet e lo fa funzionare con l'acido carbonico. L’apparecchio con l’aspetto da "pipistrello", con le ali pieghevoli come un ombrello, este stato nominato "Vuia I". Volerà il 18 marzo 1906 a Montesson. Dopo l'esecuzione di 50 metri a terra, si alza da solo a circa 1m e vola per una distanza di 12 metri. Il volo è stato interrotto perché l'elica si fermò. Anche se è durato poco, il volo è stato considerato un vero successo.
Traian Vuia apre così la strada per l'aeronautica moderna. Il suo merito indiscutibile è che è stato il primo volo di successo di un aereo più pesante dell’aria, ad autopropulsione. Egli va oltre, cercando di migliorare il progetto. Così, nel 1907, l'aeroplano "Vuia II" con un motore di tipo Antoinette vola per una distanza di 70 metri ad una altezza variabile. Da quel momnto, Traian Vuia estende la sua ricerca nell’aeronautica, ma anche in altri settori della meccanica.
Egli concepito e realizzato due elicotteri, e nel 1923 ad una conferenza annunciava che "un nuovo apparecchio per il volo" è stato già costruito, ma deve essere migliorato.
M.Yvonneau, con il quale lavorava in quel momento, avrebbe rivelato solo nel 1957, in occasione della mostra "Traian Vuia" di Bucarest, quali erano le idee che animavano l'inventore: "Vuia proiettava in quel periodo un apparecchio a quattro rotori, in tandem, dotato di una cabina per 100 passeggeri. Sfortunatamente, l'idea rimase in sospeso."
Nel 1925, ha realizzato un "originale generatore di vapore", e durante la prima guerra mondiale, insieme con Victor Tatin, ha costruito un "siluro" usato con successo dalla marina francese.
Nel 1950 torna in Romania, gravemente malato. Il 3 settembre Traian Vuia muore a Bucarest ed è stato sepolto nel cimitero di Bellu.