Punti di interesse12 novembre 2018

Le piazze più belle della città di Timisoara, fuori e dentro le mura

La piazza Unirii, con la sua espressione barocca, è senza dubbio una delle piazze più belle della città, dominata dal Duomo cattolico e dalla cattedrale ortodossa serba, collocate una di fronte all’altre.

Unirii Square Timisoara

Unirii Square Timisoara

Le più belle e importanti piazze della città, prendendo in considerazione la vecchia struttura della fortezza di Timisoara, sono Piazza Plevnei, Piazza Victoriei, Piazza Libertăţii e Piazza Unirii.

Piazza Plevnei è una vecchia piazza di Timisoara che conserva anche oggi un’aria profumata di uno charm speciale. La piazza racchiude palazzi con degli squisiti elementi architettonici del 1900, chiamato in Romania la Secessione, uno stile in cui prendono vita diverse forme di animali, piante, fiori su una dinamica di forme ondulate. Con l’introduzione del nuovo piano urbanistico che prevedeva l’allargamento della città oltre le mura, nasce anche questa piazza. Qui si possono ammirare gli splendidi palazzi progettati da Martin Gemeinhardt, noto architetto di quel periodo, che non aveva progettato tanti palazzi ma che tutte le volte che inaugurava uno nuovo era un vero evento. Prima che prendesse questa forma, il terreno serviva come mercato di maiali e si trovava all’esterno delle mura della città su un piazzale di 950 metri, dove era proibito costruire qualsiasi cosa e dove non potevano crescere neanche gli alberi, tutto per motivi di sicurezza per la città. Questo piazzale è stato mantenuto fino nel 1892 quando l’amministrazione della città riesce ad avere l’approvazione dalla Corte di Vienna per la demolizione della fortificazione della città iniziando così a costruire oltre i limiti della città.

Non distante da questa piazza nasce anche la Piazza Victoriei, che è la piazza centrale della città. L’architettura della piazza è quella dell’inizio del 1900 perché anche questa si trovava sul piazzale di circa 950 metri fuori dalle mura della città. Una volta che è stato approvato l’allargamento della città iniziarono a costruire i palazzi che formano la piazza. Il primo palazzo costruito è stato il palazzo Loyd e gli ultimi sono i palazzi dopo le guerre. Gli edifici più importanti sono senza dubbio l’Opera e la Cattedrale Mitropolitana, le quali sono state collocate una di fronte all’altra. C’è da dire che, all’inizio del sec.XX sul posto dell’attuale centro c’era la palude e in poche decine di anni ha vissuto un cambiamento radicale.

A pochi metri di distanza si trova Piazza Libertăţii, una piazza all’interno della vecchia fortezza, conosciuta anche sotto il nome di Parade Platz, perché svolgeva un ruolo militare. Come edifici importanti c’è da nominare il palazzo del Comune Vecchio che era il Comune solo per la comunità tedesca, mentre per la comunità romena e serba esisteva un Comune a parte, e che ha svolto questa funzione fina o alla seconda guerra mondiale; tre edifici con funzioni militari, uno è la guarnigione chiamato anche Generalatul Nou, che è in pratica il più vecchio edificio della piazza attestato già nel 1727 sulle mappe militari della città, poi c’è la casa del comandante che diventa il Casino Militare e adesso è Casa Armatei, racchiude la storia di un amore impossibile tra Ludwig van Beethoven e una stupenda cantante 17-enne a nome Jeanette d'Honrath, che sposò Carl von Greth, il comandate della guarnigione di Timisoara. La piazza presenta un’architettura che parte dallo stile barocco, roccocò allo stile architettonico dell’inizio 1900 che s’intrecciano perfettamente sotto l’autorità della statua di Santa Maria che domina il centro della piazza.  

La Piazza Unirii, con la sua espressione barocca, è senza dubbio una delle piazze più belle della città, dominata dal Duomo cattolico e la cattedrale ortodossa serba collocate una di fronte all’altre. La piazza riceve la forma che si può vedere oggi verso la fine del secolo XVIII, e per quanto riguarda le sue dimensioni, 150 m x 100 m, era considerata una piazza molto grande in rapporto con la superficie della città fortificata di quel tempo. Per tre secoli è diventata il luogo delle manifestazioni religiose, delle parate militari ed altri eventi politici e culturale di prestigio. Lo stile architettonico principale della piazza è quello barocco che s’intreccia con lo stile classico e quello degli anni 1900.

Oggi la piazza rappresenta la più importante coreografia di architettura barocca dalla città. Oltre le due chiese che dominano la piazza, vi si trova anche il Palazzo Barocco, la cui costruzione inizia alla meta del secolo XVIII e il quale ospita, durante la sua esistenza varie istituzioni importanti della città e che oggi è la sede del museo dell’arte di Timisoara. Il palazzo intreccia lo stile barocco con quello roccocò e convive in perfetta armonia con gli altri edifici presenti nella piazza, tutto insieme creando uno spettacolo in un “salotto all’aperto”.

Piata Unirii è un insieme architettonico che riflette nel miglior modo lo spirito aperto e tollerante di Timișoara. Partendo dalla posizione, una di fronte all’altra, delle due chiese principali appartenendo a due confessioni differenti della città, cosa che sarebbe stata un’impresa impossibile nella Francia del secolo XVIII.

Sul frontone dell’ovest della piazza si trova il palazzo di residenza dell’episcopo ortodosso, il cui facciata, inizialmente di stile barocco austriaco, è stata rimodellata, tra 1904 e 1905, in uno stile più vicino allo stile nazionale serbo dall’architetto Székely, ungherese cento per cento. Sulla stessa parte della piazza, sull’edificio in stile classico della comunità ortodossa esistente negli anni 1821-1828, l’architetto Sturza, discendente di una famiglia di principi e intellettuali famosi in Moldavia, ha costruito nel 1983 un frontone in stile barocco austrico. Così possiamo finire dicendo che, un ungherese ha costruito in stile “serbo”, mentre un romeno ha costruito in stile “austrico”, e tutto ciò succede in un periodo in cui i governi di Budapesta e Bucarest erano animati di forti manifestazioni aggressive nazionaliste-scioviniste, però che non hanno avuto eco nello spirito di Timisoara.  

Sicuramente Timișoara è la città più cosmopolita della Romania. Qui vivono in perfetta armonia più di dieci comunità etniche, tra cui ungheresi, tedeschi, serbi, italiani, bulgari, e così via. E’ l’esempio più eloquente di una società in cui la diversità culturale è una porta verso nuovi dialoghi, dove il fatto di intendere l’altra persona presuppone passare da una semplice tolleranza all’accetto e alla celebrazione della ricchezza della diversità che esiste in ognuno di noi.   

Link utili:

www.banaterra.eu

www.timisoara-info.ro

www.primariatm.ro

D.K.

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