La caduta di Babilonia, nel sec. VII a.C., ha creato un vuoto spirituale che è stato il punto di partenza dei nuovi correnti teologici che attraverseranno attraverso la storia sotto dei nomi come: Gauthama Buddha, il fondatore del buddismo; Kon – Fu - Tzî, il fondatore del confucianesimo; Lao-Tse, il fondatore del Taoismo; Zarathustra, filosofo e fondatore della religione iranica.
Nello stesso periodo, nello spazio carpato - danubiano – pontico, lo zamolxianismo attraverso Zalmoxis veste l’abito dei misteri del mondo spirituale dei geto - daci, funzionando come un ponte verso l'attuale religione del popolo romeno.
Secondo le fonti dell’antichità, all’inizio Zalmoxis era un re e fu deificato solo dopo la sua morte, essendo conosciuto come il Dio Anziano. Inoltre, Zalmoxis non è un nome da persona, ma un'istituzione, vale a dire, l’istituzione del Sommo Sacerdote. Questo spiega perché il nome Zamolxis è apparso in diversi momenti della storia, in diversi angoli del mondo.
In sanscrito Zalmoxis viene tradotta come "Sal - mokșa" il che significa l'adesione a un livello superiore di illuminazione, saggezza e perfezione divina. In greco, se si rimuove il suffisso is, resta Zal - mox, il che significa il Dio Anziano.
Lo zalmoxianismo è stato una religione monoteista e la prima del suo genere nel mondo, il quale, secondo le fonti storiche, è sorto durante la glaciazione di Würm (10000/9800 a.C.) e ancora prima di essa. I principi di base della dottrina zalmoxiana sono: l'immortalità dell'anima; la guarigione correlando corpo-anima; ascetismo e una dieta vegetariana; l’aniconismo e la mancanza della forma scritta; l’iniziazione nell’astrologia, medicina, teologia, moralità, onestà, ecc ..
A differenza di altre religioni monoteistiche, Zalmoxis, come Divinità Suprema, non ha ricevuto alcuna rappresentanza, nell’accezione dei nostri antenati. La loro divinità dimorava nell’infinità del Cosmo, motivo per cui non gli hanno mai assegnato un volto umano. Una vera e propria filosofia in cui l'infinito cosmico sostiene l'idea fondamentale della loro spiritualità e religione, e cioè la credenza nell'immortalità. Questo spiega il loro coraggio senza limiti e la mancanza della paura di fronte alla morte.
La dottrina zalmoxiana con il principio fondamentale dell'immortalità si ritrova anche nella fiaba romena ”Tinereţe fără bătrâneţe şi viaţă fără de moarte” (Gioventù senza vecchiaia e vita senza morte) scritta da Petre Ispirescu.
Lo zalmoxianismo, il monoteismo dei nostri antenati, ha vissuto secoli interi di giusta fede, lasciando un vero e proprio sigillo nell’ortodossia romena, fede che ha concluso la sua esistenza con l’accetto del cristianesimo.
Bibliografia:
Dan Oltean, Religia Dacilor, Ed. Saeculum I.O., Bucuresti, 2002.
G.D.Iscru, Strămoșii noștri reali: geții-daci-tracii-illirii…, naţiunea matcă din vatra „Vechii Europe”, Ed. „Mica Valahie”, Bucureşti, 2010.
adevarul.ro/locale/hunedoara/de-nu-era-dacilor-teama-moarte-povestea-zamolxis-zeul-i-a-facut-geto-daci-creada-nemuritori-1_54f49d72448e03c0fd26a5a8/index.html https://beyondthevoice.wordpress.com/2009/08/16/cine-a-fost-zamolxis/
Foto:
http://www.carpati.org/poze_fotografii/parang/un_ocean_de_nori/94772/
D.K.
!["Boboteaza" o l'Epifania](https://www.imperialtransilvania.com/typo3temp/pics/B_567224af7c.jpg ""Boboteaza" o l'Epifania")
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