Tradizioni15 aprile 2023

Il Pranzo di Pasqua – uno sguardo alle tradizioni pasquali ortodosse romene

“Cristo è risorto!” o “Hristos a-nviat!”- gastronomia, leggende e tradizioni romene

La Resurrezione di Cristo

La Resurrezione di Cristo

Il pranzo di Pasqua è in realtà una forma di festa religiosa, che viene praticata in un modo in Transilvania e diversamente in Banato. I credenti che intendono ad offrire come dono questo pranzo, sacrificano una mucca, uno o due maiali, diversi agnelli, e della loro carne preparano diversi piatti: "minestra all’uovo" o "minestra condita", il bollito con cavolo (piatto tipico da festa religiosa) ed arrosto.

Questa festa "si svolge" il giorno di Pasqua, di pomeriggio, prima del vespro, dai fedeli che hanno donato per Pasqua il pane ed il vino. Inoltre, si cuociono diversi pani e pani a ciambella, e si acquistano brandy e vino per l'intero villaggio. Tutte queste "pietanze" (meno il pane ed il pane a ciambella) vengono preparate nel cimitero della chiesa (o, almeno, si riscaldano lì, se sono state già preparate a casa) dagli uomini e dalle donne più onesti e più abili del villaggio.

Ovviamente che si tratta di uno spazio sacro, scelto apposta, e che non può essere sostituito con un altro. La testimonianza viene data dalla questa usanza di Banato, che si pratica il secondo giorno del di Pasqua, il lunedì, e sempre in uno spazio sacro, e cioè nel cimitero. Infatti, c’è anche una certa una certa specializzazione di cucinare (al matrimonio, battesimo, carità per i defunti, ecc.), secondo l’evento, ma qui crediamo che siano i membri della famiglia che sostengono davvero questo particolare momento.

Dopo che la liturgia si allestiscono nel cimitero diversi tavoli e panche fatte di tavole lunghe i legno per questo pranzo, in modo che centrino assolutamente tutti: uomini, donne, giovani, vecchi e bambini. Dopo che si sono seduti i "comuni mortali", sono invitati al tavolo principale ed un po’ rialzato (la persona più importante del tavolo), il prete con i cantanti insieme alla gente più onorevole del villaggio. Agli altri tavoli, naturalmente, staranno l’altra gente secondo il "rango". È interessante notare anche un altro aspetto.

Di solito, questo pranzo di Pasqua era offerto dai contadini più bravi del villaggio, persone oneste. Ma essi non partecipano alla festa, ma solo servono altri, senza fare nessuna distinzione, fino all'ultimo bisognoso e mendicante. Sono compiute così le parole di Gesù, che disse: "chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore".

Naturalmente, si tratta di un atto profondamente cristiano, quello della lavanda dei piedi dei poveri e degli oppressi da Gesù, ma c'è qualcosa anche dal quadro delle grandi feste pre-cristiane, quando l'ordine sociale era abolito e lo schiavo diventava, per un giorno, signore ed il padrone diventava servo, servendolo come tale. Dopo la preghiera inizia il pranzo. Le pietanze sono naturalmente specifiche per Pasqua, a base di carne di agnello.

Si ricordano anche i morti e si cantano diverse canzoni e versi della Resurrezione: “Astăzi ziua Învierii / Părăsirea întristării / Zi de mare bucurie / Creștinilor să le fie”.

Gheorghe Sechesan

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