Passione e dedizione per la musica tradizionale romena sia dal punto di vista dell’artista di musica popolare che del manager di una prestigiosa istituzione culturale di Timisoara
- Lei è una cantante di musica tradizionale romena molto popolare ed apprezzata, da dove viene la Sua passione per la musica popolare? Qual è stato il Suo primo incontro con la musica popolare e con i primi concerti con un'orchestra professionale?
- Penso di essere nata con la passione per la musica popolare, l'ho ereditata dai miei nonni e soprattutto da mio padre. È stato il suo sogno che mi ha trasmesso e non ho mai voluto nient'altro. Il primo incontro con la musica popolare fu quando ero una bambina. Questo tipo di musica si ascoltava a casa ed è quello che ascoltavo anch’io. I miei primi concerti con orchestra professionale sono avvenuti abbastanza presto, avevo 15 anni quando ho iniziato a collaborare con prestigiosi ensemble di Timisoara, in particolare con Ansamblul Timișul.
- Lei è il manager del Centro per la Cultura e l'Arte della Contea di Timiș dal 2014, come considera l'attività culturale dal punto di vista della persona che gestisce gli eventi culturali ma anche dell'artista che partecipa attivamente alla creazione dell'atto culturale?
- È una cosa curiosa, prima che diventassi un manager, mi irritava tutta la burocrazia attorno a uno spettacolo e pensavo che tutti esagerassero ma dopo essere diventata un manager mi sono detta: "Mio Dio, gli artisti non se ne rendono conto". Sono molto felice che posso vedere entrambi gli aspetti del prodotto culturale. È difficile capire dal punto di vista dell'artista quanto sia rigoroso e dettagliato il lavoro dietro un concerto in termini di amministrazione e organizzazione. Quando mi permetto di fare solo l'artista e di non essere coinvolta nella parte gestionale di un'esibizione, è molto piacevole e rilassante, non c'è nulla di difficile. È bello essere tra gli artisti, ma deve sapere che dietro le quinte c'è molto lavoro ed il successo di uno spettacolo è dovuto non solo agli artisti, ma anche alla squadra che sa come risolvere qualsiasi situazione imprevedibile e sa adattarsi alle esigenze della realizzazione di uno spettacolo.
-Timisoara diventerà Capitale Europea della Culturale nel 2021, quale è secondo Lei il ruolo della cultura e dell'arte tradizionale in questo senso?
- Penso che il ruolo della cultura tradizionale dovrebbe essere essenziale. Ci sono cose meravigliose che si possono fare nel campo della cultura tradizionale, perché essa rappresenta la nostra specificità e unicità sia come nazione e sia come regione. Sfortunatamente, non penso che riceva l'importanza meritata, ma c’è ancora tempo per cambiare le cose.
- Qual è la tua bevanda preferita?
- Penso che l'acqua sia ciò che bevo di più, ma durante certi momenti festivi della mia vita mi piace bere vino e champagne.
- Qual è il tuo piatto preferito?
- Non ho un piatto preferito, non mangio carne da alcuni anni, comunque penso che siano le patate che preferisco di più.
- Nomini 3 interpreti di musica popolare che hanno rappresentato un modello.
- Nicoleta Voica, Ana Munteanu e Petrica Moise.
- Com'è una giornata della sua vita?
- Non c'è giorno nella mia vita che assomigli ad un altro e non c'è una routine nella mia vita. Cerco di trovare il tempo per tutto. Ci sono molti aspetti della mia vita per le quali cerco di trovare tempo ogni giorno, come: il ruolo di manager e la carriera musicale. Vorrei trovare il tempo di stare con i miei amici, con la mia famiglia ed i miei cani. A volte mi rimane il tempo anche per leggere.
- Quali sono le Sue passioni o hobby?
- Prima di tutto, la musica, anche se è già una carriera, amo gli animali, ho un debole per i cani randagi e mi piace leggere.
- Un messaggio per coloro che l’apprezzano.
- Vi amo cara gente, con tutta l’anima.
Fonti:
Alina Mafa
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