Arminden: l'inizio dell'estate nella cultura tradizionale romena

Arminden rappresenta nel calendario tradizionale romeno un sostituto del Dio della vegetazione, il protettore della natura e degli animali, assimilato nel calendario cristiano al Santo Geremia (il messaggero di Gesù Cristo).  

La celebrazione della natura "in fiore" ha luogo il 1° maggio e rappresenta un momento di grande gioia che riguarda la rigenerazione del tempo. Quest’usanza è presente in tutte le culture europee sotto un nome diverso, ma identica come celebrazione: la decorazione dei pilastri della casa con rami verdi come protezione contro il male fisico (malattia) ed il male metafisico (spiriti provenienti dall'aldilà), erigendo un alto albero nel cortile, in mezzo al villaggio o all'ovile, decorato con rami verdi ed in cima una corona di fiori o grano; organizzare delle feste rurali nei boschi o sui campi.

L’Albero di Maggio, Arminden o Maial, rivela l'inizio dell'estate e della semina nelle comunità agrarie e pastorali. Simboleggia l'albero della vita e "l’eterno ritorno" del tempo che si rigenera in un movimento ciclico senza fine. L'albero era fatto di legno di abete, quercia, faggio o acero, decorato con motivi romboidali e con una corona di fiori, rami verdi o grano nella parte superiore. Fissare l'albero di Arminden nella terra insieme ai balli intorno a lui proiettano il sacro nel tempo profano e nell'alba del tempo positivo e felice, della natura in piena espansione.

Nella cultura tradizionale romena il giorno del 1° maggio era conosciuto come il giorno dell'Assenzio (Artemisia Absinthium L.), una pianta con odore specifico usato come antidoto con poteri magici contro tutti i mali. Era portato sul cappello, in vita, vicino al cuore, tra le tavole e tra i letti per scacciare gli spiriti maligni. Il 1° maggio, il giorno in cui veniva raccolto l'assenzio, si consumava vino mescolato con assenzio per purificar il corpo ma anche come protezione contro il male.

Oggi, questa celebrazione ha perso il suo significato originale e si celebra solo la giornata internazionale del lavoro, ma in Romania ci sono ancora alcune comunità tradizionali isolate in cui si celebra ancora l’Arminden.    

Fonte: Ion Ghinoiu - Pantheon romano, Editura Enciclopedică, Bucureşti, 2001