Il rapporto tra poker e tecnologia è più stretto di quanto non si immagini. Forse i più tradizionalisti pensano ancora a un tavolo verde intorno al quale raccogliersi per sbirciare la mano d’apertura e attendere che vengano voltate le carte sul board, ma è un dato di fatto che il poker, nel corso degli anni, sia diventato sempre più tech. Questa componente fa ormai parte del successo stesso del poker, soprattutto adesso che il gioco di carte più famoso al mondo è entrato prepotentemente nel mondo della rete.
Il poker prima di internet
Il rapporto tra il poker e le principali risorse tecnologiche affonda le sue radici negli anni ’60, grazie alla diffusione sempre più capillare della televisione. Per immaginare meglio il contesto, si deve tener conto del grande successo che il gioco del poker stava già riscuotendo negli Stati Uniti: garantire la diffusione sui principali canali televisivi diede una grande spinta alla crescita del gioco di carte e alle sue regole, che dunque arrivarono anche a quegli spettatori che ancora le ignoravano.
Di questo passo, la logica conseguenza di tanta diffusione fu quella di organizzare le prime WSOP – World Series of Poker, ossia la prima edizione di quella che è ancora oggi la maggiore competizione di poker al mondo. Data la grandezza dell’evento, e considerando il carisma dei suoi protagonisti, nel 1973 anche le WSOP ottennero visibilità sui principali canali televisivi. Le conseguenze si possono immaginare e ricalcano in parte le evoluzioni di altri grandi giochi sportivi: una maggiore attenzione riservata dagli spettatori alle competizioni più grandi da un lato, e una più serrata rivalità tra le emittenti televisive per garantirsi i diritti esclusivi sulle dirette dall’altro.
La diffusione del poker online
Lo sviluppo della rete era destinato a esercitare le sue conseguenze anche sul mondo del poker. Il tasso di crescita del numero di pokeristi online si è assestato sul +7% ogni anno, dimostrando così la vitalità di un modo diverso di intendere il poker. La possibilità di accedere in primo luogo a piccoli tornei di poker online cominciò ad aprire le porte alle competizioni di più alto spessore, come fu per Chris Moneymaker, vincitore delle WSOP nel 2003.
Quel che in realtà può essere considerato il primo esempio della relazione tra mondo online e grandi tornei era destinato a rivoluzionare l’attenzione degli spettatori e degli appassionati: questi sarebbero confluiti in grandissima percentuale nel mondo digitale. L’evoluzione della tecnologia ha poi fatto il resto, supportata a sua volta dalla spinta alla digitalizzazione delle principali piattaforme di gioco. I casinò online hanno aperto le proprie porte digitali a giocatori di ogni provenienza, che si sfidano regolarmente a poker sfruttando quelli che di fatto rappresentano dei vantaggi legati alle nuove tecnologie.
Il successo del rapporto tra poker e tecnologia
Il riferimento ai vantaggi del poker online, oggi sempre più tech, è costituito da diversi fattori, che influenzano certamente i giocatori occasionali, così come gli abituali. I giocatori professionisti possono trovare un vantaggio dall’utilizzo di specifici software che, in qualità di risolutori, permettono di prepararsi a una partita o di studiare meglio gli incontri già finiti: il loro scopo è quello di suggerire, attraverso algoritmi matematici sempre più sofisticati, le mosse con maggiore probabilità di successo in ogni contesto. Vale la pena specificarlo: è impossibile usarli nel corso di una mano a poker.
Di certo, giocano a favore del mondo online anche alcuni elementi come l’anonimato, garantito ai giocatori occasionali che si registrano su una poker room. Così come non si può che notare la maggiore comodità data dalla diffusione di app per dispositivi mobili per il gioco online, che permettono di giocare da casa piuttosto che recarsi altrove per giocare o partecipare a tornei di qualunque levatura. Completa il quadro delle risorse virtuali la possibilità, attraverso i tracker, di ripercorrere i propri incontri con uno sfidante specifico. Anche questo genere di software è spesso utilizzato dai giocatori professionisti, che desiderano tenere traccia delle proprie partite per svelarne criticità ed errori.
Cosa cambia nel poker online
Vale la pena specificare anche ai più tradizionalisti che il poker si è evoluto molto nel corso del tempo. Tuttavia, il fatto che la tecnologia si sia messa al servizio del gioco di carte più diffuso al mondo non significa che ne abbia alterato in alcun modo le regole. Al contrario, la diffusione di poker room online, come il casinò bbet, permette ai pokeristi di sfruttarne le risorse per sperimentarsi con regole già esistenti di diverse varianti più o meno note. In questo senso, il pokerista può decidere di sperimentarsi con regole diverse da quelle del Texas Hold’Em, sebbene queste siano decisamente le più famose al momento attuale.
Di fatto, a parità di regole, la tecnologia non può ancora soddisfare quei pokeristi che credono che il poker sia molto di più di un algoritmo che genera casualmente carte d’apertura e sul board. Molti credono che la componente strategica e psicologica, così come una buona dose di pazienza e resistenza, siano essenziali: il bluff, l’iconica poker face, lo studio degli avversari nei loro tic e nelle loro espressioni sono elementi che ancora non trovano spazio nel poker più tech.
Di certo, la naturale evoluzione del poker LIVE andrà molto oltre la possibilità di scrivere in chat dal vivo con gli avversari e di giocare partite multitavolo, cambiando le interazioni tra giocatori e il ritmo con cui si aprono e chiudono gli incontri. Non resta che attendere per vedere come la tecnologia continuerà a cambiare il mondo del poker.
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