Progettato nel 1930 dall'architetto Duiliu Marcu, il Palazzo Elisabeta doveva essere la residenza della principessa Elisabeta, figlia del re Ferdinando e della regina Maria, ex regina di Grecia e zia del re Mihai. L'edificio è stato costruito in stile moresco spagnolo, che era di moda in quegli anni, con influenze in stile Brancoveanu.
I cancelli del palazzo si aprirono per la prima volta il 12 ottobre 1937, quando ebbe luogo l'inaugurazione celebrata alla presenza del re Carol II. Il Palazzo Elisabeta si estende fino al Museo del Villaggio, nelle vicinanze del Teatrului de vară din Parcul Herăstrău, con l'ingresso dal viale Kiseleff.
Dopo il bombardamento del Palazzo Reale (situato in Calea Victoriei), il giorno successivo ai fatti del 23 agosto 1944, il re Mihai chiese alla zia il permesso di trasferirsi a Palazzo Elisabeta, insieme a tutta la Corte. Nello steso palazzo, il 30 dicembre 1947, in una delle sale al piano di sopra, il re Mihai fu costretto a firmare l'atto di abdicazione. Il palazzo fu di proprietà della principessa Elisabeta fino al 1948, quando il regime comunista al potere lo nazionalizzò.
Dopo il ritorno definitivo del re Mihai nel nostro paese, nel febbraio 1997, il palazzo divenne la residenza ufficiale e la casa della famiglia reale. Il Palazzo Elisabeta può quindi essere definito oggi il "centro della regalità", ospita numerosi eventi, incontri, cene, tavole rotonde, cui hanno partecipato personalità del settore pubblico, artistico e culturale, imprenditoriale e della società civile.
Gli incontri si svolgono nelle sale splendidamente decorate: Salonul Alb, Sala Regilor, Salonul Regina Elena, Salonul cu bârne, Sufrageria. Gli ospiti possono ammirare le opere di Colecția Regală de Artă Contemporană, composta da diverse opere firmate da 75 prestigiosi pittori ruìomeni. Il Palazzo Elisabeta ha arricchito il suo spazio principesco, attraverso la nota di regalità portata dal re Mihai e dalla famiglia reale di Romania, che continua a portare avanti con devozione la tradizione dei loro avi.
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