Le storie raccontano, ai tempi del voivoda Vlad l’Impalatore, gli oziosi diventarono troppi. Per vivere dovevano mangiare, perché la pancia chiede cibo. E per mangiare, camminavano e mendicavano, rispondendo alle persone che gli chiedevano perché non andavano al lavoro che anche il girare era un lavoro e che anche il camminare era un lavoro e che, comunque, non trovavano occupazione.
Altri rispondevano che alcune professioni, come quella del calzolaio o sarto, erano malpagate e che, dopo una vita di lavoro, chi pratica questi mestieri rimane povero. Altri dicevano che sarebbero stati disposti a fare il servo, ma, allo stesso tempo, pregavano di non trovare padrone.
Sentendo tutte queste cose, il voivoda Vlad Țepeș pensò che queste persone fossero inutili al mondo e il mendicare fosse un tipo di rapina. Del ladro, anche se lui fosse molto deciso, puoi ancora sbarazzarti, ma dai mendicanti, non ti puoi proteggere. Loro ti portano via i beni lentamente, mendicando, ma te li portano via. Il mendicante ti “attacca” con delicatezza, mentre il ladro è aggressivo. Quindi, Țepeș decise che questi sono più pericolosi dei ladri.
"Che sparisca questo tipo di persone dal mio paese!" gridò il voivoda.
E dopo, pensò a come fare a pulire il paese dai pigri e dai mendicanti. Prese la decisione di riunire tutte queste persone alla sua corte, promettendo loro abiti e cibo. Gli oziosi vennero tutti a Targoviste, alcuni di loro chiedendosi come mai Țepeș fosse diventato, all’improvviso, così generoso. Si sedettero tutti al tavolo regale...
Qui, solo vino e buon cibo. I mendicanti e gli oziosi si ubriacarono al punto che non potevano più parlare. E proprio quando non riuscivano più a capirsi tra di loro, si accorsero che nella stanza divampò l'incendio da quattro parti. Țepeș aveva ordinato ai suoi servi di dare fuoco alla casa.
”Dalla bocca di tutti coloro che erano chiusi dentro uscivano urla, gridi e gemiti. Ma la fiamma cosa può sapere delle sofferenze umane? Si posero uno sopra l’altro. Si abbracciarono. Chiesero aiuto. Ma non ci fu orecchio umano ad ascoltarli. (...) Quando il fuoco cessò, non c'era più anima umana vivente ".[1]
La storia dice che neanche dopo questo episodio i mendicanti e gli oziosi non scomparvero. Spariranno solo con il mondo...
Bibliografia
Adattamento dopo Legendele poporului român, Ediție îngrijită de Octav Păun, București, Editura Albatrso, 1983, p.150. [1]
Legendele poporului român, Ediție îngrijită de Octav Păun, București, Editura Albatrso, 1983, p. 150.