In Transilvania, sulle valli dei fiumi Mureș e Târnave ci sono menzioni sulla cultura della vite dal VI secolo a.C. negli scritti di Erodot e la storia della viticoltura in queste terre continuò nella provincia di Dacia anche dopo la conquista dell'Impero Romano. La colonizzazione dei Sassoni nel XII secolo nell'area di Sibiu, Alba e Bistrita sviluppò la viticoltura in questa zona con nuovi vitigni e questa zona divenne nota come Wienland (il paese del vino). Ci sono anche leggende sul vino di Alba, Ighiu e Tălna, che fu bevuto al matrimonio di Matei Corvin, godendo di una certa notorietà nel tempo.
Prima dell'invasione della fillossera (1885) che decimò la cultura della vite in tutta Europa, i vitigni diffusi in Transilvania erano varietà autoctone, come: Grasă, Iordană, Lampăra, Fetească Albă, Vânătă de Băgaci e vitigni stranieri, come: Riesling italiano, Riesling di Rhin, Pinot grigio, Pinot nero.
Istituto di ricerca e di sviluppo per la viticoltura e la vinificazione di Blaj è stato fondato nel 1946 a Crăciunelul de Jos, sul dominio appartenente al Dr. Alfred Ambrosi. Aveva una superficie di 70 ettari. Nel 1951, l'istituto si espanse su un'area di 196 ettari con edifici e terreni il cui scopo era la ricerca delle aree di viticoltura, frutticoltura e ortaggi.
Nel 1960 la sua sede si trasferì a Blaj e gli fu aggiunto la Scuola Agricola Blaj (70 ha) ed il Vivaio Viticolo Agrosem (135 ha), raggiungendo un'area di 791 ha. Qui sono state create tutte le condizioni per la ricerca ed il miglioramento della produzione nel campo della viticoltura, della frutta e della verdura. Dal 1967, il profilo dell'istituto di ricerca è diventato esclusivamente vitivinicolo e dal 1970 è stato aggiunto un nuovo campo: la floricoltura.
Nel tempo, l'istituto subirà numerosi processi di modernizzazione ed attualmente il settore della ricerca comprende la viticoltura e la vinicoltura con 9 scomparti: genetica e allevamento, produzione di materiale vegetale, tecnica agraria, viticoltura ecologica, chimica agraria, fisiologia e biochimica, protezione delle piante, vinificazione, chimica del vino e microbiologia, floricoltura.
Attualmente l'area del Istituto di ricerca di Blaj ha una superficie totale di 895 ettari e ha una produzione propria di vitigni come Brumări, Radames, Rubin, Amurg, Fetească Regală, Muscat Ottonel, Traminer Roz e altri. Maggiori dettagli sono disponibili sul sito web www.scvblaj.ro.
Su richiesta vengono organizzate degustazioni di vini ed in quest'area è possibile visitare gli obiettivi turistici locali, come: la Pianura della Libertà di Blaj, la cattedrale greco cattolica Santa Trinità di Blaj, il castello romano e la fortezza antica (XVIII secolo) di Alba - Iulia, la cattedrale della Riunificazione di Alba - Iulia e il Museo nazionale dell'Unità di Alba - Iulia.
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Alina Mafa
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