Il sito del Patrimonio Mondiale dell’Unesco dedica alla doina romena un filmato di circa tredici minuti, ma la discussione su questa canzone tradizionale romena è molto più vasta e, per spiegare a parole cosa vuol dire la ,,doina”, non si riesce ad esprimere pienamente il significato di questa canzone.
Prima di tutto, doina è una canzone tradizionale romena che veste vari nomi in base alla regione da cui proviene: canto, doină, horă ecc. Si tratta di una canzone lirica, solenne e naturalmente improvvisata che parla dei profondi timori della natura umana: la gioia, la tristezza, la nostalgia, l'amore, la solitudine, la guerra, il passare del tempo e l'invecchiamento.
Nel patrimonio del folklore, la doina corrisponde come genere all’elegia della letteratura classica.[1] Come ogni prodotto proveniente dal folklore, la doina si trasmette oralmente da padre a figlio, l’autore è sempre anonimo e ogni interprete migliora il testo, aggiungendo o modificando qualche verso.
La parte sincretica della doina deriva dal fatto che il testo viene cantato e non si potrebbe separare della sua musica. Utilizzando l’io, quindi sempre la prima persona, si entra nel lirismo attraverso l’esperienza autobiografica ed alcune varianti si avvicinano alla maledizione erotica.[2]
La doina viene privilegiata per avere una larga libertà per quanto riguarda il contesto nel quale essa si possa eseguire. La doina viene cantata da una sola persona, con o senza accompagnamento musicale. Tenendo conto che si tratta di una canzone profonda, per il successo della trasmissione del messaggio e per coinvolgere anche il pubblico, è importante che l’interprete abbia vocazione e che sia coinvolgente per gli ascoltatori.
Le differenti particolarità locali della doina creano una diversità attraente della canzone: in Maramures è nota la doina a ,,nodi", in Oltenia quella con i ,,gridi” e per la zona di Bucarest è famosa la doina a ,,sospiri”. [3]
Quando non si canta la doina per il proprio piacere, lo si fa per una versione teatrale, promossa dalle radio e dalle televisioni. Nel mondo degli interpreti della musica tradizionale, affermarsi nel canto della doina è una delle prove più difficili.
Doine da ascoltare: http://www.unesco.org/culture/ich/RL/00192
Bibliografia
Ioan, Viorel Boldureanu, Folcloristică și etnologie, Timisoara, Editura Mirton, 2003
http://www.unesco.org/culture/ich/RL/00192
Foto: www.unesco.org