La Domenica dei Fiori o la Domenica delle Palme nella tradizione ortodossa romena

Va rilevato che, nella tradizione romena, le feste della primavera (e dell'inizio dell'estate) sono molto più numerose e spettacolari. Questo perché, a nostro avviso, per molto tempo, la celebrazione del nuovo anno dai popoli agrari dell'Europa orientale ha luogo proprio in questa stagione.

Così stanno le cose anche con la Domenica delle Palme, che, secondo gli etnologi, non è altro che la personificazione dei fiori celebrati la domenica che li porta il loro nome nella lingua romena, e cioé, la Domenica dei Fiori, alla quale la chiesa cristiana ha sovrapposto la festa dell’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme (Ion Ghinoiu, Mică Enciclopedie de tradiții românești, Bucarest, Agora Editore, 2008).

Alla rinascita della natura, quando le piante fioriscono, il salice ed gli alberi da frutto, sono stati aggiunti nuovi significati, in particolare quelli legati al culto degli antenati (Ion Ghinoiu, Mică Enciclopedie de tradiții românești, Bucarest, Agora Editore, 2008).

È una caratteristica dei momenti spartiacque, che fanno da tramite tra i vecchi e i nuovi tempi, i nostri, la venerazione degli spiriti di coloro che hanno intrapreso il viaggio “nell’altro mondo". In generale, si ritiene che i rami di salice simboleggino i rami di palma con cui Gesù è stato accolto all'ingresso di Gerusalemme, dalla folla esaltata e felice.

Nell’area tradizionale romena i significati simbolici sono molto più numerosi. Così, uno dei ruoli dei rami di salice benedette la Domenica delle Palme è uno apotropaico. Adornando le croci, le tombe, i santuari, le finestre, le porte ed i portoni delle case, loro assicurano una protezione magica e scacciano gli spiriti maligni (Ion Ghinoiu, Mică Enciclopedie de tradiții românești, Bucarest, Agora Editore, 2008).

Un altro ruolo, non meno importante, di questi rami di salice è di essere fertilizzanti. Vengono dati al bestiame per far aumentare il loro numero, sono piantati sui campi o appesi in alberi da frutto e nella vigna per avere un raccolto ricco. È importante anche la funzione magica. Secondo le credenze popolari, i rami di salice con cui la gente viene in chiesa prevengono il mal di schiena durante la raccolta, se le donne e gli uomini se li legano atorno; fermano le tempeste e la grandine durante l'estate, aiutano a eseguire magie e incantesimi.

La Domenica delle Palme, le donne in alcuni villaggi di Oltenia facevano i ramoscelli di salice, di Circovii Marinei (16 – 18 luglio), un cerchio che doveva essere attraversato per ottenere la guarigione. Le corone di salice erano oggetti sacri attraverso le quali si baciavano le ragazze alle nozze e a volte erano messe sulla testa per Paparude.