“Lăsatul de sec” o il Martedì grasso è l'ultima grande "festa" prima della Quaresima. Si celebra, in termini culinari, con tantissimi piatti, essendo una vera e propria festa, dove si mangia e si beve fino a scoppiare.
Ci sono anche i piatti rituali, come le piftii (ossia l’aspic di carne), e che si danno come carità, il sabato che precedente il Martedì Grasso del formaggio, per lo spirito dei morti, come anche la famosa Torta di Lazzaro. Allo stesso modo, si possono elencare un numero rilevante di riti, progettati per separare definitivamente i due piani: il calore dal freddo, la luce dalle tenebre, la vita dalla morte:
"L'ultimo giorno in cui si può mangiare questo cibo, la carne, si chiama anche il Martedì Grasso. Sia il Martedì Grasso della carne, sia il Martedì Grasso del formaggio, della settimana seguente, conserva i resti delle celebrazioni pagane di grandissima importanza per il calendario popolare. In pieno inverno, si tratta di cerimonie che segnavano la separazione ufficiale dal freddo e dall'oscurità della morte dell'inverno, nonché cerimonie per invocare il sole vincitore, per stimolare la sua azione, la sua forza debole essendo considerata l’eco di un momento critico che attraversa l’astro, che bisogna aiutarlo attraverso dei rituali speciali.”[1]
Va ricordato che in quasi tutte le regioni del paese, in questo giorno si pratica il rituale del ballo con la maschera, e che ha diversi nomi, a seconda della zona: mascați, măimuși, leoarfe, corni. Il rituale consiste nel travestimento dei giovani con delle pelli di animali, di pecora, di lupo, orsi, che scatenano una rissa (in alcune aree non sono solo simbolicamente), si picchiano con delle botte, per i scherzo.
La tradizione ha diversi nomi, a seconda della zona da cui proviene, come per esempio in Banat è noto come “Lunea Cornilor” (nella Valle dell’Almaj) o “fărșang” (nella zona di Oraviţa). Fondamentalmente, la tradizione è un carnevale, che ha lo scopo di ripristinare il caos primordiale, da cui il mondo sarà riportato ab ordos, con la risurrezione di Gesù.
Le regole sociali sono abolite, i ragazzi vagano il villaggio, dicendo parole e cantando canzoni licenziose, pizzicano le ragazze e addirittura anche le mogli, senza che nessuno se la prendi con loro. Inoltre, se un ragazzo è determinato a sposare una ragazza, nonostante l'opposizione dei genitori, entra nella banda dei mascherati e va nella casa della ragazza, facendo pubblica la sua decisione di sposare la ragazza.
La notte si accendono dei grandi falò, ed i giovani saltano sopra il fuoco. Si tratta di un inizio di purificazione, che continuerà per tutto la Quaresima. Una purificazione di natura corporea (passando attraverso il fuoco, l'astensione dal formaggio, carne e uova), ma soprattutto spirituale. Fonti: nicolaecristianbadescu, blogspot.ro
Fonti:
[1] Antoaneta Olteanu, Calendarele poporului român, p. 141, București, Editura Paideia, p. 576