Nella notte tra il 5 e il 6 dicembre, San Nicola porta dei doni e dei dolci ai bambini buoni e ramoscelli ai bambini disobbedienti. Ma anche le verghe portano gioia, perché sono dipinte d'argento (o coperti di neve falsa) e decorate con carta crespa. Egli viene con le prime arance e scuote la barba, provocando la prima neve dell'anno.
La sera del 5, i bambini e preparano i loro stivali e vanno a letto presto. San Nicola guarda attraverso le finestre di ogni casa, vede quali bambini dormono e gli lascia doni negli stivali. Ma non si fa mai vedere.
La festa di San Nicola è stata ispirata da un vescovo di nome Nicola, che visse nel IV secolo e fu cardinale di Myra. Egli era noto per la sua generosità senza limiti e l'amore per i bambini. La leggenda dice che ha dato tutta la sua fortuna ai bisognosi. Così è stato anche nel caso delle tre ragazze che non potevano sposarsi perché il padre non aveva i soldi per la dote.
Nicola, che divenne vescovo allora, lasciò a ciascuna ragazza un sacchetto pieno d'oro, e così, le tre ragazze hanno potuto trovare dei mariti. Quando è arrivato il momento per la più giovane di sposarsi, il padre non si addormentò affinché non vide il loro benefattore. Così vide Nicola arrampicarsi sul tetto della loro casa e lasciare un sacchetto pieno d'oro cadere attraverso il camino. La borsa è arrivata in uno dei calzini appesi ad asciugare. È questo il motivo per il quale nei giorni d’oggi i bambini preparano i calzini o gli stivali per San Nicola.
Il vescovo Nicola fu santificato nel XVI secolo e nell'ortodossia è considerato il protettore della famiglia. Lui punisce i bambini cattivi in modo da migliorare il loro comportamento. In realtà, la leggenda vuole che la verga sia di melo e sia stato tenuto nell’acqua. Se fiorisce fino a Natale, allora significa che San Nicola ha mediato il perdono del bambino.
Ma si tratta più di una celebrazione. Si tratta di tutta la città che si anima con le luci di Natale, gli ornamenti di Natale ed i ramoscelli di Babbo Nicola venduti a ogni angolo di strada, la gente che si rallegra nello spirito di festa, con i canti natalizi ascoltati nel centro della città, con l’odore di cannella e arancio e con il gusto di una tazza di vin brulé. Tutto ciò ci dicono che il Natale sta arrivando.
Fonti:
„Legenda lui Moş Nicolae”, Calificativ, disponibile su: http://www.calificativ.ro/Legenda_lui_Mos_Nicolae-a17226.html, acceduto il: 18.11.2015.
„MOŞ NICOLAE, TRADIŢII ŞI OBICEIURI. Ajutorul celor sărmani şi <<moşul>> încărcat de daruri pentru copii”, Ştirile Pro TV, disponibile su: stirileprotv.ro/stiri/actualitate/traditii-de-mos-nicolae-ajutorul-celor-sarmani-si-mosul-incarcat-de-daruri-pentru-copii.html, acceduto il: 11.18.2015.
„Povestea lui Moş Nicolae”, Despre copii, disponibile su: http://www.desprecopii.com/info-id-554-nm-Povestea-lui-Mos-Nicolae.htm , acceduto il: 18.11.2015.
Darcovici, Miruna, „SFÂNTUL NICOLAE | CE NU AI VOIE SĂ FACI, dacă vrei cadouri de la Moș Nicolae”, Libertatea, 3 Decembrie 2014, disponibile su: http://www.libertatea.ro/detalii/articol/mos-nicolae-sfantul-nicolae-ce-nu-ai-voie-sa-faci-daca-vrei-cadouri-516932.html, acceduto il: 18.11.2015.