La ricetta risale al Medioevo ed è stata inventata in Ungheria. Il suo nome deriva dalla parola ungherese "gulyás", che significa pastore di bestiame. Sono stati loro a pensare per primi a questo piatto nutriente e facile da preparare, dichiarato "piatto tradizionale ungherese " dal Re Giuseppe II nel XVIII secolo.
Si tratta di una zuppa densa preparata con carne di manzo, cipolle, peperoni, paprica, alloro, vino bianco e aceto, ed è assolutamente deliziosa se viene cotta in un calderone a fuoco vivace.
Una variante della ricetta contiene i seguenti ingredienti: 600 grammi di carne di manzo, 200 grammi di cipolla, 2 spicchi d'aglio, 3 cucchiai di burro fuso, 1 cucchiaino di paprica, sale, 2 foglie di alloro, 1 cucchiaio di aceto, 240 grammi di pomodori pelati, 2 peperoncini, 300 grammi di patate, 1 cucchiaio di farina e 2 cucchiai di panna acida. (In alternativa, alcune ricette contengono gnocchi, lardo, salsa di peperoni, cumino, carote, sedano di montagna o le uova)
Per cucinare, per prima si lava la carne, si taglia a pezzettini e si cosparge con pepe. Poi, si sbucciano le cipolle e l'aglio e si tritano a pezzettini. Si scalda il burro e quando si è sciolto, si può aggiungere la carne. I pezzettini di carne si friggono su tutti i lati affinché non diventino leggermente marrone. Si aggiungono le cipolle e l'aglio e si soffriggono insieme alla carne. A questo punto si aggiungono la paprika, il sale, le foglie d’alloro, l’aceto, i pomodori, ed i 700 ml di acqua. Si dovrebbe lasciare tutto sobbollire per circa un'ora e mezza.
Mentre tutto sta bollendo ed i sapori si mescolano, si possono preparare il resto degli ingredienti da aggiungere alla fine. I peperoni devono essere lavati e tagliati a strisce di circa 1 cm e puliti dai loro semi, mentre le patate si devono sbucciare, lavare e tagliati a dadini di circa 2cm.
Si aggiungono i peperoni solo dopo che lo spezzatino è stato cucinato per un'ora, mentre le patate si aggiungono a 15 minuti prima di togliere la pentola dal fuoco. Per finalizzare la preparazione, si mescola la farina con l’acqua e si aggiungono allo stufato. Il tocco finale è l’aggiunta della panna acida.
A questo punto tutto è pronto! Potete godere di questo meraviglioso cibo in compagnia di un bicchiere di vino rosso secco.
Fonti:
Chiriac, Simona, “Gulaşul din pustă”, Taine şi istorii culinare, April 2nd 2008, Disponibile su: http://taine-si-istorii-culinare.blogspot.ro/2008/04/gulaul-din-pust.html , Acceduto il 06.18.2015.
Matyiku, Maria, “Gulaşul ardelenesc: o ciorbă deosebit de gustoasă şi populară”, The Epoch Times, March 24th 2014, Available at: epochtimes-romania.com/news/gulasul-ardelenesc-o-ciorba-deosebit-de-gustoasa-si-populara---214544, Acceduto il 06.18. 2015.
“Reţete gulaş: 11 reţete de gulaş”, Apropo TV Ro, December 18th 2012, Disponibile su: http://stiri.apropotv.ro/life-style/culinar/retete-gulas-11-retete-de-gulas-10399542 , Acceduto il 06.18.2015.
“Reţetă românească: gulaş ardelenesc”, Actualitatea, January 1st 2015, Disponibile su: http://www.ziarulactualitatea.ro/reteta-romaneasca-gulas-ardelenesc/ , Acceduto il 06.18.2015.