"George Enescu è stato il più grande fenomeno musicale, da Mozart fino ad oggi", ha dichiarato il famoso violoncellista Pablo Casals. E’ nato nel 1881 nel villaggio Liveni (Botosani). George Enescu è stato un bambino precoce. All'età di 4 anni suonava il violino ad orecchio, sapeva scrivere, leggere e contare. A 5 anni sognava di diventare un compositore, ha cominciato a imparare le note musicali, suonare il pianoforte ed ha sostenuto il primo concerto. A 6 anni ha scritto le prime composizioni da bambino, dipingeva, disegnava, parlava lingue straniere e scriveva poesie.
All’età di 7 anni ha iniziato a studiare al Conservatorio di Vienna. A 12 anni si è laureato al Conservatorio con la medaglia d’argento. A 13 anni parte per completare i suoi studi presso il Conservatorio di Parigi e comincia a scrivere le tre sinfonie, che le completa a 18 anni. La sua prima creazione, che l’ha consacrato come compositore, è "Il Poema Romeno", composto all'età di 15 anni, che ha avuto un fulminante successo a Parigi. Una creazione romena, nata dall’amore per il suo paese, per la Romania e per la tradizione. A 18 anni si laurea presso il Conservatorio di Parigi, al primo posto ("Premier Prix de Violin").
Diventa un virtuoso del violino e vince numerosi premi per l'interpretazione. Nel 1936 ha luogo a Parigi l’anteprima della sua unica opera, Edipo, che ha avuto un successo clamoroso. L’opera è stata dedicata a quella che sarebbe diventata la moglie un anno più tardi, Maruca Cantacuzino.
"Romantico e classico per istinto, ho cercato di abbinare in tutte le mie opere una forma di equilibrio che ha la sua linea interiore ben definita " (G. Enescu per il giornale Dimineaţa, 1936).
Nei suoi ultimi anni ha composto il Quartetto di corde Nr. 2, la Sinfonia da camera per dodici strumenti solisti, ha finito il Poema sinfonico Vox Maris per soprano, tenore, coro e orchestra (iniziato nel 1929). Le sinfonie n.4 e 5 rimaste incompiute sono state orchestrate più tardi dal compositore Pascal Bentoiu. "Per me Enescu rimarrà una delle meraviglie autentiche del mondo. (...) Le radici forti e la nobiltà della sua anima provengono dal suo paese, un paese di straordinaria bellezza", ha detto Yehudi Menuhin, del suo insegnante.
George Enescu e Maruca, l’amore della sua vita
George Enescu ha incontrato Maruca al Castello di Peles, nel periodo 1911-1913 quando lei faceva parte dell'entourage della Regina Maria. Maruca era una donna bruna, bella, alta e magra, spettacolare nelle sue apparizioni, un po' nevrotica e prepotente. Sembra che il suo matrimonio con Misu Cantacuzino non fu felice, che l’ha tradita anche con sua sorella. In questo contesto sarebbe iniziata la storia d'amore con George Enescu.
Nel 1930 però, a solo due anni dopo la morte del suo marito, Maruca ha una grande passione per Nae Ionescu (professore di filosofia), più giovane di lei di 13 anni. E' affascinata dal suo potere di seduzione e dalla sua intelligenza. "Accanto a lui, aveva la sensazione di vertigini, indovinando, sotto la sua pelle, Lucifero in persona", ha detto nel suo diario. Dopo tre anni, quando esso la lasciò, divenne depressa, tentando anche il suicidio.
Alcuni dicono che si sarebbero data fuoco, altri dicono che si sarebbe buttato vetriolo addosso. Trovatosi all'estero, Enescu è tornato nel paese, specialmente per prendersi cura di lei. Nel 1937, si sono sposati, facendo delle piccole nozze. Hanno vissuto per un periodo al Palazzo Cantacuzino, ereditato dal marito, nella casa posteriore. Nel 1939 sono andati via a Parigi e sono tornati dopo la guerra, ma nel 1946 lasciare definitivamente la Romania. George Enescu muore nel 1955 e Maruca nel 1969. Sono sepolti nel cimitero di Pere Lachaise a Parigi, uno accanto all’altro.
Informazioni e foto:
Elena Radu
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