I formaggi romeni si fanno conoscere sempre più nel mondo, vincendo diverse medaglie alle fiere internazionali del settore. Le fabbriche romene esportano il 50% della loro produzione in Europa. Sono molto apprezzate le specialità di latte di pecora e di capra, il formaggio stagionato e il “telemea”di pecora e, non per ultimo, "il formaggio di burduf".
Conosciuto in alcune regioni come il "formaggio impastato", il burduf è uno dei più antichi prodotti tradizionali romeni, specifico in particolare per le zone di montagna, nel sud della Transilvania. Anche oggi si prepara secondo le stesse vecchie ricette da centinaia di anni, tramandate di generazione in generazione e custodite da famiglie di pastori, che portano avanti la tradizione.
Metodo di preparazione: si versa il latte fresco in un recipiente di legno e si aggiunge caglio naturale di agnello per la coagulazione del latte. Dopo che il latte si è coagulato, si mette in setacci speciali di forma circolare e si lascia drenare finché non rimane goccia di siero. Il formaggio così ottenuto, ovvero il “caș”, viene messo in botte di legno e lasciato al buio per diversi giorni, per la lievitazione.
Il formaggio fermentato si sbriciola (con la tritacarne), si aggiunge sale, si impasta bene e poi è introdotto a seconda dei casi, negli otri di pecora, nella vescica di suino, o altri materiali, realizzato in modo da non permettere all'aria di entrare.
La zona più famosa per le specialità di formaggi è Mărginimea Sibiului, dove si produce il famoso “Telemea di Sibiu”, ma anche il delizioso "formaggio burduf in corteccia di abete", che viene preparato secondo un metodo diverso: dal “caș” si prepara una pasta piccante che viene introdotta nei cilindri di corteccia di abete, si chiudono ermeticamente con la copertura dello stesso materiale e si lasciano fermentare per alcuni mesi.
In questo modo, il formaggio acquisisce un sapore speciale, grazie alla corteccia di abete. Il formaggio può essere mantenuto in questo modo per un lungo periodo senza cambiamenti di alterazione.
Il formaggio burduf è di solito abbinato con la polenta calda, il "bulz" arrostito nella cenere essendo una chiccheria tradizionale, tipica per gli ovili.
Alcuni segreti delle vecchie ricette sono custoditi dalle famiglie di pastori che portano avanti la tradizione, motivo per cui, i formaggi preparati da loro si differenziano dagli altri in quanto riguarda il gusto ed il sapore.
Conta molto anche il tipo di latte utilizzato. Il latte dagli ovili di montagna - dove le pecore mangiano l'erba ecologica, senza pesticidi e non inquinata - è senz’altro migliore, più delizioso e più aromatico.
Fonti: